Il pellet è un combustibile ricavato dagli scarti di lavorazione del legno e dalle lavorazioni agricole che dopo un adeguata essiccazione vengono compressi, ottenendo per estrusione dei piccoli cilindri la cui lunghezza varia da 0,5 a 4 cm, mentre il suo diametro è generalmente 6 mm.
La lignina, un costituente naturale del legno stesso, si trasforma sotto l’azione della pressione e del calore fungendo da collante naturale. Nella produzione del pellet infatti non sono richiesti elementi chimici che risulterebbero nocivi in fase di combustione.
Il pellet rappresenta un’alternativa un’alternativa energetica molto interessante dal punto di vista economico ed ambientale, che consente di risparmiare denaro rispetto ad altre fonti energetiche e contemporaneamente contribuisce a salvaguardare l’ambiente, in quanto rispetta il ciclo naturale dell’anidride carbonica.
Il quantitativo di anidride carbonica immesso nell’atmosfera in seguito alla sua combustione corrisponde alla stessa quantità assorbita dall’albero durante la sua crescita con un bilancio di emissioni pari a zero. La vera novità è che oggi, grazie alle nostre macchine, si riesce a pellettizzare oltre alla comune segatura, anche tutti quegli scarti vegetali derivanti dalle lavorazioni agricole e dalle attività di giardinaggio quali erba, foglie, rami, gusci, bucce di agrumi e persino i fondi di caffè che spesso devono essere smaltiti con oneri aggiuntivi.